Consolle siciliana

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CONSOLE IN LEGNO INTAGLIATO, SCOLPITO E DORATO, SICILIA, FINE DEL XVII SECOLO

piano in legno marmorizzato, corpo centrale formato da grandi volute contrapposte con tralci vegetali e fioriti su base tripartita, ai lati due aquile rampanti e con ali spiegate

Alt. cm 89, larg. cm 98, prof. cm 58


La linea ed il ricco intaglio di questa console mostrano una forte derivazione dai modelli del barocco berniniano, in linea del resto con la formazione romana di molti artisti siciliani. Il carattere isolano di questo arredo e’ evidente: in particolare si guardi alle aquile rampanti ad ali spiegate che concludono il complesso impianto decorativo e che sono molto vicine ad alcuni disegni di un noto ornatista palermitano, Giacomo Amato (1643 ; 1723). Formatosi a Roma, fu impegnato nel capoluogo siciliano al servizio di due vicere’, il duca d’Uzeda prima (dal 1687 al 1696) e Pietro Colon, duca di Verguas poi (dal 1696 al 1701), rapporti testimoniati da almeno due progetti attribuiti ad Amato da M. Giarrizzo e A. Rotolo (Il mobile siciliano dal Barocco al Liberty, Palermo 2004, pagg. 56 -57, figg. 56-58): un Disegno di due piedi in legno posti in oro (fig. 1) e un Disegno per piede di specchio…per il duca d’Uzeda (fig. 2), entrambi oggi conservati presso la Galleria regionale della Sicilia a Palermo. Ma si guardi anche a Alvar Gonza’lez-Palacios (Il Tempio del Gusto, le arti decorative in Italia, Roma e il Regno delle Due Sicilie, Milano 1984, I, pag. 172, fig. 389) e ad Enrico Colle (Il mobile barocco in Italia, Milano 2000, pag. 42-43) che pubblicano l’importante e poderoso apparato scultoreo (con il motivo delle aquile rampanti) per la chiesa di San Niccolo’ a Catania, messo dai due studiosi in relazione con il progetto, sempre di Amato, per una credenza per la sagrestia di un monastero, testimonianza della diffusa presenza in territorio siciliano di arredi di un gusto assimilabile a quello della nostra console.

€ 35.000,00

Categorie: Arredi

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